I semi sono stati consegnati alle rispettive aziende da un mese abbondante, così mi sono proposto di recarmi da ognuna di loro a dare un’occhiata al procedere della coltivazione degli Ortaggi Migranti. Sono partito per questo grand tour delle campagne milanesi – le aziende sono davvero sparse ai quattro angoli della costituente area metropolitana – con particolare entusiasmo, dovuto senza dubbio al desiderio di vedere queste nuove colture in campo, ma anche al fatto che con luglio che avanza qualsiasi ufficio risulterebbe a soffocante solo all’idea di restarci dentro.
Mi metto alla guida, partendo con uno spropositato anticipo rispetto all’orario dell’appuntamento, dovendo affrontare le correnti imprevedibili delle tangenziali milanesi. Dopo cinquanta chilometri, una decina di canzoni, qualche pausa pubblicitaria e commenti vari sul governo e sull’uscita del Brasile dai Mondiali, arrivo nel comune di Corbetta, a ovest della città a poca distanza da Magenta.
Questa tappa prevede la visita ai campi gestiti da Alberto Cassani, giovane conduttore dell’azienda agricola La Natura in Casa: pochi ettari rigorosamente biologici e un agriturismo dove gustarne i prodotti. Lungo una strada che dal paese conduce nelle campagne, appena passato il cimitero, dietro una siepe di lauro, frutta e verdura regnano sovrane. Procediamo zigzagando tra alberi e cespugli profumati fino alla parcella di pochi metri quadrati, dove mi viene mostrato con orgoglio il primo Ortaggio Migrante pronto per essere raccolto, il Cilantro.
Alberto Cassani accanto alla parcella coltivata a Cilantro,
il primo prodotto pronto per la raccolta di Nutrire la Città che Cambia.
Ne parlano i papiri egizi in quanto erba medicamentosa, viene usato come afrodisiaco nelle Mille e Una Notte, ed era venduto nelle botteghe di Pompei. Conosciuto anche come Coriandolo, il Cilantro è utilizzato abbondantemente in molte cucine esotiche, dall’America all’Asia passando per il Medio Oriente, in forma di foglie fresche, o in polvere ricavata dalla macinatura dei semi. Insieme alla curcuma, è uno degli ingredienti principali del curry, una miscela di spezie cavallo di battaglia della cucina indiana.
Nei prossimi giorni Alberto provvederà a tagliare una parte del Cilantro che è cresciuto, ed è alto 50-60 cm, per congelarlo e poterlo consumare a fine stagione insieme agli altri prodotti di Nutrire la Città che Cambia. L’area sottoposta a taglio continuerà comunque ad essere innaffiata, per favorire il ricaccio di nuove piantine e sperare in un secondo raccolto prima della fine dell’estate. Parte della parcella seminata sarà lasciata fiorire, così da produrre anche semi, che potranno essere macinati e consumati come Cilantro in polvere, oppure tenuti da parte per la semina dell’anno prossimo.