L’Europa scommette su giovani e agricoltura, binomio che potrebbe creare oltre 2 milioni di nuovi posti di lavoro a livello comunitario. Su questo tema si è concentrato l’incontro “La Cia nei progetti europei per i giovani”, svoltosi il primo giugno 2016 all’Auditorium “Giuseppe Avolio” di Roma.
Durante la conferenza Cia ha presentato progetti europei come il FAYP (Fostering Agri-culture among Young People) e l’EYE (Erasmus for Young Entrepreneurs), creati al fine di promuovere l’incontro tra nuove generazioni e il settore primario. In Italia solo meno del 20% degli agricoltori è “under 40”. E’ necessario e urgente favorire il ricambio generazionale sui campi, anche attraverso gli strumenti offerti dall’Unione Europea.
All’incontro del primo giugno sono stati presentati in particolare due progetti europei: il FAYP, progetto lanciato da Adapt e co-finanziato dalla Commissione UE che ha aggregato le rappresentanze sindacali dell’area mediterranea (la Cia per l’Italia, Cap per il Portogallo, Paseges in Grecia e Upa in Spagna) e sviluppato attività di promozione del binomio giovani e agricoltura che seguono tre direttrici specifiche: orientamento e istruzione; comunicazione; politiche di sostegno all’imprenditoria agricola.
Il secondo progetto presentato alla conferenza è “Erasmus per giovani imprenditori” (EYE), programma di mobilità europeo di cui Cia si è aggiudicata il bando. Tale progetto offre la possibilità di trascorrere un periodo in un altro Paese UE presso un’azienda gestita da un imprenditore esperto e già affermato e contribuisce all’internazionalizzazione, allo sviluppo di reti e relazioni, alla crescita di competitività e innovazione. Cia, in qualità di organizzazione intermediaria accreditata del progetto, dispone di 12 borse destinate ai nuovi o potenziali imprenditori e di 9 posti per imprenditori disposti a realizzare uno scambio nell’ambito del programma EYE.
Il presidente di Cia Dino Scanavino ha commentato: “La realtà dei giovani in agricoltura è ricca di potenzialità e deve essere valorizzata da misure concrete. Noi vogliamo poter contribuire a tutelare il loro futuro in Italia e in Europa”. D’altra parte, ha aggiunto, “l’agricoltura stessa non può sopravvivere per sempre se le nuove generazioni restano fuori dal mercato”.