All’indomani dell’approvazione del Decreto dignità, chieste al Governo azioni concrete in favore del settore. Venga portata sul tavolo anche la questione dei pagamenti in contanti
Roma, 3 lug – Le imprese agricole hanno bisogno di flessibilità. Voucher e pagamenti in contanti siano dunque sul tavolo dei punti da risolvere. Cia-Agricoltori Italiani commenta così le novità annunciate in tema di lavoro.
“La flessibilità, di cui il settore agricolo ha assolutamente bisogno, malgrado le aperture del governo in tal senso, non sembra esser contemplata dal Decreto dignità -commenta il presidente nazionale di Cia Dino Scanavino, all’indomani dall’approvazione del provvedimento da parte del Consiglio dei ministri-. Questo ci preoccupa, ma ci porta anche a chiedere, con sempre più forza, segnali concreti di revisione di alcune disposizioni che non favoriscono quelle imprese che creano e mantengono l’occupazione”.
Per questo Cia-Agricoltori Italiani accoglie con favore l’apertura del ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio alla reintroduzione dei voucher in agricoltura.
“Le ovvie ragioni per le quali i voucher debbono essere reintrodotti -dichiara ancora Scanavino- sono alla base delle richieste di una revisione sostanziale del sistema di pagamento, entrata in vigore il 1° luglio, che obbliga tutti i datori di lavoro, a prescindere dalla tipologia e dalla durata del rapporto di lavoro, ad effettuare il pagamento delle retribuzioni attraverso modalità tracciate. Questa disposizione -conclude il presidente di Cia-Agricoltori Italiani- sta creando enormi difficoltà a tutto il settore agricolo, con particolare riferimento a quelle fattispecie di rapporti di lavoro occasionali, stagionali nonché prestati da lavoratori extracomunitari, che richiedono una gestione semplificata, che deve tenere conto sia della tipologia particolare di queste figure, sia della tempistica nella gestione degli adempimenti burocratici”.