Il presidente nazionale Dino Scanavino, all’incontro con il vicepremier Di Maio. Sul tavolo le opportunità di sviluppo e modernizzazione dell’agricoltura e i cinque punti per mettere in sicurezza il Paese
Roma, 11 dic – Gli Agricoltori Italiani non possono assolutamente restare fuori dal giro delle opportunità di sviluppo e innovazione. Va data anche a loro la chance di usufruire dei vantaggi di Industria 4.0 e proponiamo di farlo attraverso il credito d’imposta. Il presidente nazionale di Cia, Dino Scanavino, è intervenuto all’incontro che si è tenuto al Mise, tra Pmi e vicepremier Di Maio, illustrando quella che è da tempo una missione di Cia, con al centro innovazione e sostenibilità per l’agricoltura italiana, tramite una chiara e concreta pianificazione.
Cia-Agricoltori Italiani guarda, infatti, ad un più ampio progetto che favorisca reti d’impresa territoriali, in un’ottica di sistema integrato su misura.
“Serve che si lavori per rilanciare i sistemi produttivi anche delle aree interne del Paese, mettendo in sinergia -ha spiegato Scanavino- agricoltura, commercio, logistica, turismo, enti locali e cittadini”. Questo, del resto, è anche uno dei cinque punti del progetto di manutenzione infrastrutturale del territorio nazionale che Cia ha presentato recentemente nella sua Assemblea nazionale a Roma.
“Il nostro appello in cinque mosse -ha commentato Scanavino- è quello che io definisco un atto storico. Chiediamo un intervento straordinario di tutela, manutenzione e gestione sostenibile del Paese, recuperando gli enormi ritardi infrastrutturali e puntando sulla centralità dell’agricoltura”.
Per Cia-Agricoltori Italiani serve un reale cambio di marcia, prevenzione e non più emergenza. Un vero e proprio piano economico per il Paese che, partendo dalle aree interne con azioni e interventi di messa in sicurezza dei territori più a rischio, si sviluppi con una visione di programmazione e valorizzazione economica, attuando reali politiche di governance del territorio.