Presidio degli allevatori da lunedì 9 a mercoledì 11 novembre. Daghetta: sfruttare il momento positivo delle esportazioni di prodotti caseari per trasferirne i benefici ai produttori di latte.
Prende il via lo stato di agitazione dei produttori contro il basso prezzo del latte alla stalla. Cia Lombardia e Confagricoltura Lombardia organizzano da lunedì 9 a mercoledì 11 novembre un presidio di allevatori presso lo stabilimento Lactalis di Corteolona (Pv) in Via
Caduti per la Pace, 17.
La situazione del comparto latte è drammatica, le quotazioni all’origine sono in caduta libera da mesi e gli accordi sulla revisione del prezzo non si chiudono. Nell’ultimo anno si è verificata una vera strage delle stalle e l’Italia rischia di perdere irrimediabilmente la propria produzione di latte che agli allevatori viene sottopagata, su valori che non consentono neanche di compensare i costi di produzione. Molte stalle sono costrette alla chiusura, con effetti irreversibili sull’occupazione, sull’economia, sull’ambiente e sulla qualità dei prodotti.
“Siamo in una fase cruciale” ha dichiarato Giovanni Daghetta, presidente della Confederazione italiana agricoltori della Lombardia. “Gli allevatori sono esasperati, necessitano di misure concrete di sostegno e prezzi delle materie prime equi. L’Expo”, ha aggiunto Daghetta, “è stata una vetrina importante che ha consentito ad alcuni prodotti Dop come Grana Padano e Gorgonzola di incrementare notevolmente le esportazioni. È necessario sfruttare questo momento positivo dei prodotti caseari per trasferirne i benefici anche ai produttori di latte alla stalla che da mesi vivono una situazione di grave crisi”.
Sulla vicenda è intervenuto anche Agrinsieme, il coordinamento tra Cia, Confagricoltura, Copagri e Aci agroalimentare. “Gli allevatori italiani”, ha sottolineato il coordinatore nazionale Dino Scanavino, “chiedono un progetto lungimirante per il futuro delle loro attività, che trovi risposte normative adeguate e ottimizzi gli strumenti finanziari che già ci sono. È importante non disperdere le risorse, utilizzandole per una unica grande campagna di promozione del consumo dei prodotti del latte e derivati”.