Mentre gli agricoltori aspettano i fondi per ricostruire le aziende terremotate, con i soldi dei cittadini si foraggia un sistema fallimentare.
Roma 25 maggio – Cia-Agricoltori Italiani nel chiedere l’immediato ritiro dell’emendamento 353 presentato dal Governo nella ‘mini- manovra’, con il quale riporta in vita un dissestato sistema dei consorzi agrari, che anche negli ultimi 5 anni ha prodotto una perdita di 89 milioni di euro. Si tratta di denaro di cittadini e agricoltori che viene sottratto all’agricoltura per perpetuare inefficienze e scandalose gestioni di un sistema dannoso per il settore primario. I soldi stanziati nel Fondo potrebbero essere dirottati all’agricoltura nel suo insieme attraverso progetti di sviluppo e innovazione, favorendo la vera redditività delle imprese.
Da un’analisi preliminare condotta sui bilanci di:
- 21 consorzi agrari;
- 1.432 imprese private attive (cooperative e società di capitali), operanti nella distribuzione di mezzi tecnici per l’agricoltura e nella gestione di prodotti agricoli.
Nel quinquennio 2011-2015, la perdita d’esercizio cumulata dal sistema dei Consorzi agrari è stata pari ad 89 milioni di euro.
Circa la metà (40 mln di euro) verrà sanata, intanto, con la “minimanovra” del Governo Gentiloni.
Eppure, mentre nel 2015 i consorzi agrari perdevano 16,6 milioni di euro, le imprese private, che remuneravano i prodotti agricoli allo stesso livello di prezzo, guadagnavano 139 milioni di euro.
Tutto ciò mentre, lo scorso anno:
- I prezzi pagati agli agricoltori hanno perso il 5%
- I redditi agricoli italiani sono crollati dell’8% a fronte di una media UE del -2%.
- In un contesto di leggera ripresa dell’economia nazionale l’agricoltura ha ceduto il 5% del suo valore aggiunto.
Consorzi Agrari: risultato del conto economico (mln di €)