Presidente Scanavino: questi mesi di distensione usiamoli per realizzare aggregazione di prodotto e riqualificazione dell’offerta
Il presidente nazionale della Cia, Dino Scanavino, al termine della riunione del Tavolo della filiera lattiero-casearia: “Non è una soluzione risolutiva della grave crisi che interessa il comparto, ma rappresenta un segnale di distensione per i prossimi mesi. Adesso andiamo avanti con le nostre richieste, serve uno sforzo per avviare un’interprofessione efficace che promuova l’aggregazione del prodotto e la qualificazione dell’offerta”.
“E’ un primo passo positivo quello raggiunto questa mattina alla riunione del Tavolo della filiera lattiero-casearia”. Lo afferma il presidente nazionale della Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino, al termine dell’incontro tra industriali e associazioni agricole.
“In particolare, l’intesa raggiunta, che per il latte fissa un aumento di 2,1 centesimi a litro rispetto al prezzo pagato nel mese di ottobre da Lactalis, rappresenta un primo risultato sul quale investire per costruire un concreto percorso di rilancio del settore -ha spiegato Scanavino-. Certamente, non può considerarsi una soluzione soddisfacente e risolutiva per contrastare la grave crisi che sta investendo le aziende di allevamento ma, quantomeno, un segnale di distensione per i prossimi tre mesi”.
“Avevamo chiesto un accordo più ambizioso che prevedesse un periodo di più ampio respiro per arrivare alla fine della campagna produttiva. Il fatto che le nostre richieste non abbiano trovato condivisione -ha aggiunto il presidente nazionale della Cia- non ci distoglie dall’abbassare la guardia per continuare a difendere e a tutelare uno dei comparti più strategici del sistema agricolo Made in Italy”.
“È urgente -ha concluso Scanavino- che le risorse previste dal Fondo Latte e derivanti dagli aiuti comunitari siano utilizzate e tradotte all’interno di interventi efficaci. Allo stesso tempo, occorre uno sforzo per definire e avviare rapidamente un sistema dell’organizzazione economica del settore che metta al centro un’interprofessione efficace che promuova l’aggregazione del prodotto e la qualificazione dell’offerta”.