Ipomoea aquatica (Forssk.)
Famiglia: Convolvulaceae
Origine: Asia tropicale
È consumato presso le comunità provenienti da Cina, India, Filippine, Africa Occidentale
Provenienza: Asia Sud-Orientale
Famiglia: Convolvulaceae
Il kangkong è una pianta rampicante che cresce con le radici immerse nell’acqua bassa, da qui deriva il suo nome anglosassone, water spinach.
Coltivazione
Si tratta di una pianta perenne dalla vita breve, che è possibile raccogliere ogni 30-40 giorni. Il primo raccolto può avvenire 60 giorni dopo la semina.
La coltivazione può avvenire in parziale sommersione. In queste condizioni la resa può raggiungere le 40-60 t/ha per anno.
Ambiente
Tmin: 10-15 °C
Tmax: 35-40 °C
Il kangkong è una specie adatta ai climi molto caldi e umidi, le sue esigenze idriche si attestano infatti sui 2000-2500 mm/anno d’acqua.
Si adatta a suoli poco profondi, saturi d’acqua, dalla bassa salinità, ma con valori di pH che possono variare tra 4.3 e 7.5. La pianta è brevidiurna.
Usi e proprietà
Il kangkong si consuma cotto, prevalentemente bollito, da solo o in accompagnamento ad altri piatti. Le sue foglie sono un’ottima fonte di vitamine A e C, ferro, calcio, riboflavine e proteine.
Dove si trova