Seguendo il canale Villoresi fino alle porte di Busto Garolfo, al termine di una strada che corre lungo un filare di alberi, si entra nel mondo dello Zio Gino dove la fantasia è al potere.
L’Agriturismo Murnee scaturisce dai ricordi di Luigi Brognoli, il titolare dell’azienda, che nel corso degli anni ne ha trasformato le strutture mattone dopo mattone, materializzando così il suo profondo legame con il territorio in cui è cresciuto. Le porte dell’azienda sono aperte al pubblico, soprattutto bambini e ragazzi, che in questo modo possono ascoltare il racconto della vita della campagna così come se la ricorda lo Zio Gino, come una grande fiaba.
Comunicare il valore del territorio “amato” attraverso un’azienda didattica è importante per l’educazione delle nuove generazioni. Queste avranno il compito di perpetrare la memoria del passato al fine di prepararsi alle sfide del futuro e di preservare il patrimonio culturale, economico e sociale del luogo, proteggendolo dalla distruzione.
L’agriturismo Murnee propone numerose soluzioni per viaggiare nel tempo e nello spazio, a partire dal piccolo museo etnologico della civiltà contadina, in cui sono esposti come fossili gli antenati delle moderne tecnologie.
L’esplorazione prosegue verso il bosco celtico, dove sono state impiantate specie vegetali autoctone ricreando il paesaggio tipico della Lombardia pre-romana. I viaggiatori possono essere accompagnati infine lungo la via delle “Chiose”, un’antica strada devozionale che univa due chiese intitolate a San Salvatore, situate a Casorezzo e a Busto Garolfo.