Centoquindicila mila metriquadrati di Ambito Agricolo Strategico a Settimo Milanese stanno per diventare, a mezzo stampa, una stazione elettrica di Terna. Stasera alle 21 assemblea pubblica indetta dal Comune presso il Municipio“Assalto al Parco Sud, a due passi da Expo 2015, a mezzo avviso stampa, alla faccia della pianificazione territoriale comunale, provinciale e regionale. Così, nel quasi silenzio dell’estate, – ha dichiarato il vicepresidente vicario di Cia Milano Dario Olivero – si sta consumando l’ennesimo scempio agricolo, ambientale, paesaggistico e di partecipazione dei cittadini e degli operatori economici del territorio. Centoquindicimila (115.000) metri quadrati a Settimo Milanese di Ambito Agricolo Strategico, il più alto livello di protezione urbanistica, stanno infatti per diventare una stazione elettrica di conversione alternata/continua di Terna Rete Italia. Si tratta della porta di arrivo del progetto ‘Razionalizzazione Rete ad Alta Tensione nella Val Formazza e Interconnector Italia Svizzera’, che porterà energia dalla confederazione a Milano. C’è tempo solo fino al 3 agosto per presentate le osservazioni al progetto”.
Il maxi elettrodotto ad alta tensione inizia dai confini italiani tra la Val Formazza e il Canton Vallese al Passo di San Giacomo, poi attraversa la Val d’Ossola, le montagne del Vergante tra i laghi d’Orta e Maggiore nel Parco dei Lagoni di Mercurago, poi le zone protette dei parchi del Ticino Piemontese fino a Oleggio (No), quello Lombardo da Turbigo a Magenta, infine quello Agricolo Sud Milano da Corbetta a Milano Baggio, giungerà alla rete elettrica milanese, attraverso la maxi stazione di conversione a Settimo Milanese. Il tutto sta avvenendo di fatto senza che le aziende agricole coinvolte siano state avvisate. Il Comune di Settimo dieci giorni fa ha informato, anche tramite pubblicazione sul proprio sito, le due proprietà di quanto è stato pubblicato su richiesta del Ministro dell’Ambiente il 4 giugno 2014 dal quotidiano La Repubblica. Le osservazioni al progetto possono essere presentate fino al 3 agosto.
“La gran parte del tracciato – spiega Olivero – affianca elettrodotti esistenti che saranno smantellati. Non si capisce perché per la stazione di conversione non sia stata individuata un’area industriale dismessa. Centoquindicimila metri quadrati di Ambito Strategico Agricolo, in una delle zone a maggiore pressione urbanistica del Parco Agricolo Sud Milano, sono un patrimonio incommensurabile. Si tratta dell’equivalente di un terzo del vicino Boscoincittà, di cui stiamo festeggiando in questi giorni il quarantesimo anniversario, un esempio di rimboschimento urbano di una zona degradata, fatto grazie anche al lavoro dei cittadini, e studiato in tutta Europa proprio per la sua alta valenza ambientale e paesaggistica. A questo aggiungiamo l’altrettanto veloce iter della superstrada Vigevano-Magenta, un pezzo della Tangenziale Ovest Esterna, e capiamo come, dopo l’assalto per Brebemi, Est Esterna e Pedemontana, il dogma delle grandi opere inutili mangia campagna e consumo di suolo prosegua nonostante la crisi stia ridefinendo i nostri bisogni. Compresi quelli elettrici, per cui in Italia abbiamo una sovrabbondanza di centrali per la produzione, con tanto di impianti spenti con i lavoratori in cassa integrazione, come a Turbigo (Mi), proprio sul tracciato di questo maxi elettrodotto”.