È stato raggiunto mercoledì sera l’accordo quadro tra il gruppo Italatte – Galbani ed i rappresentanti delle organizzazioni agricole lombarde per la definizione del prezzo del latte all’origine. Un prezzo arrivato dopo le tensioni degli ultimi mesi che avevano portato il gruppo Lactalis ad inviare disdette a tutti i fornitori lombardi di latte .
Per quanto riguarda l’anno 2019, il prezzo di chiusura medio annuale sarà di 405 euro per 1000 litri.
Per la definizione del prezzo nell’anno 2020, rimarrà in vigore il paniere con i prodotti “latte dell’Ue” (prezzo di partenza medio per tutto l’anno 370 euro per 1000 litri) e “Grana Padano” (prezzo di partenza 6,82 euro/kg, con oscillazioni comprese tra un minimo di 6,60 e un massimo di 7,05).
L’intesa prevede inoltre che le parti si incontrino ogni quattro mesi per analizzare l’andamento del mercato lattiero caseario.
L’accordo con Italatte è stato firmato dalle federazioni regionali lombarde di Cia, Confagricoltura e Coldiretti e dalle cooperative di produttori più rappresentative del territorio.
I firmatari sottolineano come sia stata raggiunta un’intesa positiva che consente alle imprese di avere una prospettiva per il prossimo anno e di programmare così attività ed investimenti
Cia Lombardia ha portato un fondamentale contributo ad una trattativa serrata e ad un confronto teso a valorizzare la qualità del prodotto lombardo. Cia sottolinea come il gruppo Lactalis abbia recepito questa esigenza comune, sottoscrivendo un’intesa positiva che permette alle imprese agricole di avere una prospettiva per programmare attività ed investimenti.
Questo accordo consente di fissare un buon punto di riferimento per il mercato lattiero caseario lombardo. Cia Lombardia auspica che, oltre a Lactalis, uno dei pochi gruppi disponibili a sedersi ad un tavolo e fissare un prezzo per tutto l’anno, anche altri gruppi industriali concludano contratti di fornitura altrettanto soddisfacenti e migliorativi per i produttori.