Presentato ai giovani imprenditori il progetto di innovazione per il settore grazie alle soluzioni IoT di Vodafone Italia.
Verona, 10 aprile – L’innovazione al servizio dell’agricoltura. Si chiama Connected farm ed è il progetto della Cia-Agricoltori Italiani con il supporto delle soluzioni IoT di Vodafone Italia.
L’obiettivo è sviluppare un ecosistema completo di soluzioni a supporto della produttività e della sostenibilità delle aziende agricole italiane, in particolare giovani.
Il progetto è stato presentato oggi al Vinitaly, nello spazio meeting della Confederazione, alla presenza del commissario europeo all’Agricoltura Phil Hogan, del presidente nazionale della Cia Dino Scanavino e del responsabile Marketing e Vendite piccole imprese di Vodafone Italia Augusto Bandera.
Le soluzioni IoT (internet delle cose) di Vodafone collegano “oggetti” alla rete, trasformandoli in dispositivi intelligenti capaci di scambiare informazioni in tempo reale abilitando nuove possibilità per la gestione del business, la crescita delle aziende e la soddisfazione dei clienti. Soluzioni che non sono in laboratorio, ma che concretamente sono già in campo.
Si trasforma in realtà lo slogan Agricoltura 4.0, attraverso un approccio che parte dalle esigenze specifiche delle imprese agricole, costruendo soluzioni concrete, replicabili e scalabili che portino le aziende del settore a garantire una gestione efficiente delle risorse, la certificazione di filiera e competere sui mercati mondiali aumentando la capacità di produrre reddito.
“L’agricoltura del futuro richiede importanti innovazioni di processo e di prodotto e i giovani sono i candidati ideali per valorizzare e sperimentare nuove idee e progetti, ha detto il presidente nazionale della Cia, Dino Scanavino, durante la presentazione. Già oggi, sono proprio le aziende under 40 a modernizzare l’agricoltura. Rispetto ai colleghi più anziani, il 40% dei giovani agricoltori cerca di espandere la sua attività, il 78% punta al miglioramento dei prodotti e l’80% cerca nuovi canali commerciali tra e-commerce e mercati stranieri. In più, anche per motivi anagrafici, i giovani hanno più dimestichezza con il web e le nuove tecnologie”.